In un’opera d’arte conta certamente ciò che si mostra. I suoi significati emergono nella dimensione del visibile. Eppure, non meno importante, è quel che l’opera nasconde: la zona d’ombra a cui fa scudo con la propria apparenza. Jacopo Benassi è uno degli artisti che in modo più radicale ha frequentato “l’altra faccia dell’opera” attuando nei suoi lavori un continuo slittamento tra il desiderio dell’immagine e il suo nascondimento, tra la forza dei brani di realtà che va catturando nelle sue opere fotografiche e pittoriche e la consapevolezza di una fragilità insopprimibile dell’immagine che invece di minarne i significati, li fa risuonare.
L’opera di Benassi è uno dei percorsi più caratterizzati di un presente dell’arte in cui alcuni artisti vanno indagando da tempo le possibilità espressive di diverse scelte di cancellazione, censura ed evanescenza dell’opera come forme di avvicinamento, per “via negativa”, al nucleo più riposto dei significati del proprio fare.
Dietro l’opera
Salvati Salvàti, 2024